A proposito della “Responsabilità collettiva”.

Può sembrare fuori luogo riproporre vecchie polemiche sulle modalità organizzative del movimento anarchico, che risalgono agli anni ’20-’30 del 900 e riprese negli anni settanta, a seguito della riproposizione delle stesse tematiche, ma ancora oggi sembra necessario chiarire i concetti di libertà insiti nelle modalità di costituire i movimenti che voglio raggiungere la libertà. Si tratta di tre articoli di Errico Malatesta: il primo contiene le considerazioni critiche alla “Plateforme d’organisation de l’Union générale des anarchistes (Projet)“, pubblicato su Il Risveglio Anarchico il 1 e 15 ottobre 1927; il secondo contenente la lettera di Nestore Makhno a Malatesta e la sua risposta, pubblicato sempre su Il Risveglio Anarchico di Ginevra il 14 dicembre 1929; e l’ultimo è una lettera di Malatesta al Gruppo anarchico del 18° circondario di Parigi che richiama la risposta a Makhno, pubblicato su Le Libertaire il 19 aprile 1930 e tradotto da Fabbri sulla rivista Studi Sociali il 10 luglio dello stesso anno. Tutti e tre gli articoli sono estratti dal volume: Errico Malatesta “Anarchismo realizzabile e realizzatore” Pensiero e Volontà e ultimi scritti 1924-1932, edizioni Zero in Condotta e La Fiaccola, Milano 2023.

A questi si aggiunge l’articolo di Luigi Fabbri, Responsabilità personale e responsabilità collettiva,  pubblicato su Studi sociali, Anno III n. 20, Montevideo 25 luglio 1932 e n. 22, Montevideo 16 novembre 1932. È saltato il numero 21, poiché con la morte di Malatesta quel numero della rivista è stato dedicato tutto al suo ricordo.

Errico Malatesta A proposito della «Responsabilità collettiva» Luigi Fabbri, Responsabilità personale e responsabilità collettiva

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